Poco meno di due ettari coltivati a Chardonnay e Viognier, sui terreni che scendono, fino al mare, in un microclima unico e un paesaggio mozzafiato. La gestione di una vigna in un simile terroir impone una cura puntuale ed estremamente meticolosa. Ma i risultati sanno dare grandi soddisfazioni.
L’unico vino di Gurra di Mare si chiama Tirsat, che in arabo significa scoglio (e non è un caso che l’antico nome di Porto Palo fosse proprio “Tirsat abi Tawr”). Un nome che rende omaggio al carattere di una terra che nel corso della propria storia ha rappresentato un punto d’incontro di mondi e culture diverse. Tirsat è un blend di Chardonnay e Viognier vinificato con il criterio del batonnage francese (permanenza a lungo sui lieviti) per dare vita, nelle terre rese famose da Planeta, a un bianco elegante, fruttato e molto armonioso. Gurra di Mare produce anche un olio straordinario, grazie al cultivar Nocellara del Belice, e alla forte influenza del mare che rende ancora più sapido questo olio che può competere con i grandi oli toscani.

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