97/100 DA WINE SPECTATOR A I SODI DI S. NICCOLÒ 2020
Con l’annata 2020, il Super Tuscan di Castellare di Castellina conquista il punteggio più alto da Wine Spectator97 centesimi all’annata 2020 de I Sodi di S. Niccolò da Bruce Sanderson, senior editor di Wine Spectator, al vertici dei più autorevoli wine critic al mondo. A conquistare è stata la “straordinaria energia” del Super Tuscan di Castellare di Castellina e nelle sue note di degustazione lo descrive come “un rosso morbido e meravigliosamente integrato”.
“L’annata 2020 – spiega Paolo Panerai, fondatore di Castellare di Castellina – segna le 35 vendemmie de I Sodi di S. Niccolo’ trascorse dalla 1985 quando fu, insieme al Barbaresco di Gaja, il primo vino italiano inserito ai vertici, nei primi dieci della Top 100 List di Wine Spectator. Riconoscimento poi replicato nel 1989 con l’annata 1986. Siamo particolarmente felici di festeggiare questa ricorrenza con un punteggio così importante”.
“L’annata 2020 de I Sodi di S. Niccolò si distingue per la sua grande intensità olfattiva e rivela all’assaggio una trama fitta ed elegante di tannini dolci e setosi”, dice Alessandro Cellai, enologo e vicepresidente del gruppo Domini Castellare di Castellina. “La spalla acida del Sangioveto poi, dona grande freschezza e rende il sorso particolarmente piacevole e croccante, con un finale lungo e di grande persistenza. Pronto nell’immediato è al tempo stesso un vino adatto ad un lunghissimo affinamento”.
I Sodi di S. Niccolò è nato con la vendemmia 1977, ed è quindi fra i primi cinque nella storia della nuova denominazione, oltre ad essere uno dei pochi Supertuscan italiani realizzati esclusivamente con vitigni autoctoni: 85% di Sangioveto e 15% di Malvasia Nera. In etichetta appare l’iconico uccellino, presente da sempre sui vini rossi di Castellare, simbolo dell’impegno quotidiano per una viticoltura sostenibile che l’azienda porta avanti da oltre 40 anni non usando nelle vigne prodotti chimici di sintesi.
La vendemmia 2020
L’inverno 2020 nel Chianti Classico è stato piuttosto mite, con un conseguente anticipo del germogliamento cui è seguita una primavera piuttosto fresca che ha garantito una corretta prosecuzione della stagione vegetativa delle piante. L’estate è stata mediamente calda ma senza picchi termici eccessivi, con sporadiche piogge che hanno contribuito ad un benefico abbattimento delle temperature, principalmente nel mese di settembre. La vendemmia è stata completata nella prima settimana di ottobre.
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