VENDEMMIA 2017: UNA SFIDA VINTA TRA I VIGNETI
Si è conclusa da poco la vendemmia nelle quattro aziende del gruppo Domini Castellare di Castellina. A tracciare un bilancio è il capo enologo e Amministratore Delegato delle aziende DCC Alessandro Cellai che spiega come ha affrontato le sfide di una stagione difficile per la viticoltura italiana, nelle tenute di Castellare di Castellina, Rocca di Frassinello, Feudi del Pisciotto e Gurra di Mare.Alessandro, cosa dobbiamo aspettarci da questo 2017?
“Le vigne sono state gestite in modo adeguato, riuscendo a interpretare per tempo i segnali della stagione e intervenendo di conseguenza in maniera mirata. Il vigneto ha reagito bene anche con condizioni climatiche poco favorevoli come quelle di quest’anno. La qualità di un’annata dipende tutta da questo. Posso tranquillamente affermare che dal 2017 ci aspettiamo una resa leggermente più bassa a fronte di una qualità davvero eccellente”.
Dalla Toscana alla Sicilia: ha riscontrato differenze sostanziali nelle vendemmie in Chianti, in Maremma e in Sicilia?
“Paradossalmente in Sicilia abbiamo sofferto meno la siccità ma soprattutto non c’è stato l’eccessivo irraggiamento solare diretto, che è stato il vero problema di quest’annata. A Feudi del Pisciotto, nei mesi di giugno e luglio ha piovuto e ciò ha consentito di rifornire le riserve idriche del suolo oltre a regolare l’equilibrio termico in modo ottimale, per cui le viti non hanno subito danni. In Toscana, abbiamo sofferto di più perché da fine maggio a fine agosto non ha mai piovuto e, soprattutto, l’irraggiamento diretto ha rischiato di bruciare le piante. All’inizio dell’invaiatura, le temperature medie troppo alte preannunciavano un’estate siccitosa: è stato allora che abbiamo deciso di non defogliare, per garantire ai grappoli la giusta ombreggiatura e proteggerli dai raggi diretti. Una scelta che si è rivelata vincente”.
C’è un vitigno che ha sofferto di più queste condizioni climatiche?
“A rischiare più di tutti è stato il Merlot perché, essendo il più precoce, non ha beneficiato delle piogge di settembre. Tuttavia, anche in questo caso, siamo riusciti ad ottenere un grandissimo frutto che ha rivelato un’acidità e una maturazione ottimale”.
Quindi sarà un 2017 all’insegna dell’eccellenza per tutti i vini di Castellare di Castellina, Rocca di Frassinello, Feudi del Pisciotto e Gurra di Mare?
“Certamente. La qualità sarà assolutamente in linea con il livello finora raggiunto, se non addirittura superiore”.
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