Il territorio del Chianti Classico comprende la zona di colline toscane che si estende per circa 20 chilometri nei territori di Siena, Arezzo e Firenze. L'area, definita come un altopiano, di altitudine compresa tra i 200m e 700m slm, è uno scudo di substrati arenacei e calcareo marnosi, di scisti argillosi (galestri), sabbie e ciottolami.
Oltre alla geologia collinare e alla morfologia dei terreni, anche il clima contribuisce con escursioni termiche elevate tra notte e giorno a rendere la zona particolarmente adatta ad una lenta e corretta maturazione delle uve. Oltre ai migliori cloni di Sangiovese, il terroir ospita vitigni autoctoni ed internazionali altrettanto capaci di dare vini ai più alti standard qualitativi.
Le bottiglie dei vini appartenenti al Chianti Classico - zona a Denominazione d'Origine Controllata e Garantita (DOCG) - sono sempre contraddistinti dal simbolo del Gallo Nero, emblema dell'antica Lega del Chianti.
Situato sulle colline di un anfiteatro naturale ed esposto a sud-ovest, I Sodi di San Niccolò è un vigneto sperimentale piantato in collaborazione con l'Università di Milano e Firenze e l'Istituto di San Michele all'Adige per una ricerca costante sui cloni migliori delle uve. Ha un’ottima esposizione al sole, la dose modesta di argilla nel terreno permette un buon drenaggio dell'acqua e il suolo povero di sostanza organica riduce
la quantità di azoto, a discapito delle rese per ettaro ma a vantaggio di una ravvisabile qualità.
La percentuale di polifenoli nelle uve è alta, così come la complessità e concentrazione nel vino, grazie anche al medio impasto del terreno, estremamente ricco di scheletro.
La parola "i sodi", da cui il nome del vino, proviene dalla definizione dei contadini toscani data ai suoli duri e rigidi da lavorare.
L'azienda Castellare di Castellina